È stato rinnovato, lo scorso 18 maggio e fino al 31 marzo 2024, il CCNL dipendenti che era scaduto il 31 dicembre 2019. Tenuto conto della situazione emergenziale in atto il rinnovo si è concentrato sulla parte economica riconoscendo ai lavoratori un importo medio a regime di 104,00 euro mensili a cui va aggiunta una somma una tantum di 230,00 euro uguale per tutti a copertura del periodo di carenza contrattuale. L’importo di 104 euro sarà corrisposto in parte come aumento sui minimi contrattuali (90 euro), in parte a titolo di Elemento Distinto della Retribuzione o EDR (10 euro) e in parte a titolo di bilateralità (4 euro).

Chiudono l’intesa del CCNL gli Avvisi Comuni sottoscritti il 3 dicembre scorso per sollecitare il Governo ad intervenire su una serie di temi strategici per il settore (tra cui costo del lavoro, infrastrutture e legalità) e l’impegno delle parti a lavorare fino al prossimo rinnovo alla modernizzazione del contratto per allinearlo ai cambiamenti in atto all’interno della filiera.

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