Immediata eliminazione della sospensione accise e sblocco urgente del credito imposta indispensabile per la sopravvivenza della stragrande maggioranza delle aziende di autotrasporto. In assenza di almeno queste due misure, che si collocano al vertice di una serie di impegni alcuni dei quali disattesi dal governo, sarà inevitabile il fermo nazionale, già annunciato alle autorità competenti, dal 18 al 22 luglio p.v.

Le richieste inoltrate al Governo

Parte economica

  • 1° trimestre 2022: immediata erogazione del credito d’imposta del 28% (impegno assunto, ma a oggi non ancora onorato, il 17 marzo 2022) con l’eliminazione della barriera dei 400 mila euro/impresa;
  • 2° e 3° trimestre 2022: immediato ripristino del recupero trimestrale delle accise, in alternativa ulteriore credito d’imposta senza alcuna limitazione economica;
  • Erogazione di euro 15.000 a ciascuna impresa di autotrasporto di merci per conto terzi detentrice di “licenza illimitata” abolita dal Regolamento UE 1055/2020;
  • Fondo per l’autotrasporto di 100 milioni di euro da destinare al costo del lavoro.

Parte normativa

  • Definizione di un regime istitutivo di attività di controllo e sanzione per le seguenti disposizioni di legge: tempi di pagamento; retribuzione dei tempi di attesa al carico e allo scarico; clausola di salvaguardia per il costo del carburante.
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