Trasportounito sul Disegno di legge di modifica al Codice della Strada

La sicurezza stradale non si ottiene con la sola repressione e con l’inasprimento delle sanzioni, e neppure con vincoli, restrizioni o coercizioni sull’uso dei mezzi. Scorciatoie troppo facili, diventate prassi comune, quando il tema dovrebbe essere affrontato con serie campagne di prevenzione e strumenti operativi e legislativi ben più articolati.

A sostenerlo è Trasportounito, che ha evidenziato come il disegno di legge del Ministro, rispetto al quale ha presentato alcune osservazioni, ignori tutta la parte non punitiva: accelera infatti i processi di revoca della patente, introduce un complesso sistema di “sospensione breve” della patente a 7 o 15 giorni, a seconda della contabilizzazione dei punti sulla patente per ciascuno dei 12 milioni di abilitati alla guida, inasprisce le sanzioni a tutti i livelli e concede la possibilità agli addetti ai controlli di utilizzare telecamere, immagini e videosorveglianza per comminare sanzioni e fare cassa, senza la necessità di presidiare fisicamente strade e territorio.

“La proposta, debole sul piano della maggiore sicurezza stradale è anche – sottolinea Maurizio Longo, segretario generale di Trasportounito – peggiorativa per i conducenti professionali, tuttavia contiene aspetti che sono evidentemente considerati marginali quando, proprio su questi, andrebbero concentrati gli sforzi: 1. La promozione delle attività formative deve valere non solo per i più giovani ma anche per tutti gli altri conducenti e ancora di più per gli addetti ai controlli ai quali va richiesta una specializzazione oggi inesistente; 2. Gli uffici per la motorizzazione devono essere profondamente riformati, superando i vecchi schemi di organigramma verticale, puntando dal punto di vista operativo a una digitalizzazione che concretizzi l’idea di un sistema sanzionatorio personalizzato; 3. La regolamentazione delle attività economiche su strada non può limitarsi ai trasporti eccezionali, pure urgenti, ma deve estendersi anche a tutte le altre attività di trasporto di merce: l’attuale regolamentazione del mercato del trasporto di merci su strada, genera sfruttamento e non riduce i rischi e le difficoltà connesse con incidenti”.

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