istituita con Legge 214/2011 l’Autorità di regolazione dei trasporti intende sostenersi con i soldi delle imprese. Nel “decreto Genova” il Governo ha assecondato e rafforzato tale richiesta con una disposizione (art.37 comma 6 lettera b DL 201/11) che autorizza detta autorità a chiedere il contributo a tutte le imprese che operano in un “generico” mercato regolato, e quindi, a tutte le imprese di trasporto. Come al solito, anziché ridurre le costose sovrastrutture istituzionali si continuano ad alimentare, questa volta a spese delle imprese, gestioni tecnico-burocratiche le cui finalità molto spesso non sono comprensibili agli operatori del mercato reale.
Pertanto le imprese di autotrasporto, aventi un volume di fatturato il cui livello minimo è ancora da individuare (ad oggi per i soggetti che fatturano oltre 5 milioni di euro l’anno), dovranno pagare, oltre l’Albo degli autotrasportatori, la camera di commercio ecc…, anche l’Autorità di regolazione dei trasporti, con un contributo pari allo 0,6 per mille di fatturato.