L’obbligo di installazione dei tachigrafi intelligenti, da impiegare nelle operazioni di trasporto internazionale, era precedentemente fissato entro il 31 dicembre 2024 ma, considerando le difficoltà degli operatori, soltanto negli ultimi giorni, è stato spostato soltanto di due mesi, al 28 febbraio 2025.

Altra invenzione per la quale non si comprende il significato, se non il fatto che genera problemi, è la dimostrazione delle attività con il tachigrafo che passa da 28 giorni a 56 giorni per cui se si ha a disposizione un tachigrafo successivo al 21 luglio 2023 si può utilizzare la sua memoria se invece si dispone di un tachigrafo tecnologicamente superato, fino al 20 luglio 2023, occorre abituarsi alle 56 stampe da portare dietro.

Tutto questo impianto, normativo e tecnologico, articolato e complesso, non sembra corrispondere alle esigenze di maggiore sicurezza o maggiore valorizzazione del lavoro dell’autotrasporto bensì, appare come una esigenza di aumentare i giorni di controllo perché su strada effettivamente, per risparmiare i soldi pubblici, le operazioni di controllo sono sempre più scarse e di aumentare difficoltà alle imprese di autotrasporto a parte quelle che movimentano denari e valori per le quali, ai loro mezzi, è stato eliminato l’uso del tachigrafo.

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