Alla vigilia del confronto fra Associazioni ed Esecutivo, Longo denuncia: “Sulle strade si gioca la competitività del Sistema Italia”

“Basta soluzioni tampone inadeguate alla falla che ormai ha squarciato il sistema italiano dei trasporti: per l’autotrasporto merci è necessario l’avvio di una riforma radicale che tenga conto dei processi di concentrazione in atto nel settore della logistica, e al tempo stesso, dei rischi che incombono su centinaia di imprese storiche dell’autotrasporto, strangolate da una normativa anacronistica e da una struttura di mercato che sembra disegnata ad hoc per decretare la crisi finanziaria e quindi il fallimento delle aziende che tutt’oggi rappresentano, con una quota superiore all’80%, la struttura portante del trasporto merci italiano”.

È con questa proposta che i rappresentanti di Trasportounito si siederanno al tavolo di confronto al quale il Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti ha, dopo una lunga latitanza dei precedenti governi, convocato mercoledì 14 dicembre le associazioni dell’autotrasporto con il preciso obiettivo di avviare un confronto a 360 gradi sulle problematiche del settore.Alla riunione, che sarà presieduta dal ministro Matteo Salvini e dal vice ministro Edoardo Rixi, Trasportounito ribadirà come le risposte ricevute dagli ultimi Ministri di settore siano risultate del tutto inadeguate rispetto alla gravità della crisi in atto da molti anni in un settore, come è quello dell’autotrasporto, strategico per la mobilità e la logistica delle merci in Italia.“Occorre superare con coraggio – afferma Maurizio Longo, segretario generale di Trasportounito – la logica dei contributi a pioggia, per altro spesso vanificati da una macchina burocratica che ne ritarda i benefici alle aziende; va invece compiuta una scelta di riforma globale che traguardi una semplificazione nell’operatività del settore, garantisca gli investimenti e regoli le distorsioni nei rapporti di un mercato, che, all’insegna del dumping tariffario e dei ritardi nel pagamento del servizio, sacrifica la qualità dei servizi e la sicurezza stradale”. Secondo Trasportounito, non sono più accettabili rinvii: è indispensabile predisporre un automatismo che ribalti con certezza sulla merce i maggiori costi dell’autotrasporto e riformare parallelamente le vecchie disposizioni che non hanno mai funzionato (retribuzione attese al carico/scarico, i tempi di pagamento) per consentire all’autotrasporto di operare in una logica di mercato non distorta.

“L’Italia e il suo Governo – conclude Longo – devono rendersi conto che sulle strade si gioca una buona parte della competitività del sistema Paese: senza un rafforzamento del comparto, l’Italia è destinata a diventare sempre più debole anche nei rapporti commerciali europei, subendo senza capacità di reazione l’imposizione dei pacchetti di mobilità dell’Unione Europea”.

 

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