Parte il credito d’imposta per gli aumenti del capitale sociale (DL Rilancio) ma resta il vincolo della perdita dei ricavi del 33 per cento (marzo e aprile 2010 rispetto al 2019). Una misura che avrebbe potuto rilanciare strutturalmente le imprese si limita a circoscriverne i soggetti beneficiari.
Il beneficio è applicabile alle società di capitale e società cooperative di media dimensione (dai 5 ai 50 ml di ricavi), mentre l’aumento di capitale deve essere stato effettuato a partire dal 20 maggio e completato con il versamento integrale entro il 31 dicembre 2020.
Per i soggetti investitori, coloro che erogano le risorse economiche, il credito è pari al 20% (max 400.000,00).
Più complessa la procedura che interessa la società che riceve l’aumento di capitale; questa beneficia del 50% delle perdite eccedenti il 10 per cento del patrimonio netto calcolato al lordo delle perdite stesse fino a concorrenza del 30 per cento dell’aumento del capitale e comunque fino a un massimo di 800 mila euro. Ciascuno quindi faccia i propri calcoli.
Attenzione però il credito è usufruibile solo dopo l’approvazione del bilancio di esercizio 2020, e a decorrere dal decimo giorno successivo alla presentazione della relativa dichiarazione dei redditi.