La Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato della Corte dei Conti ha pubblicato la Delibera n. 4/2016/G: “Il sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti (SISTRI)”.

La Relazione si compone di 157 pagine e 15 Capitoli. L’elemento saliente è che per la Corte, SISTRI e tracciabilità non sono più coerenti tra loro. In sostanza, lo spirito della Legge e gli obiettivi di tracciabilità sono ormai divergenti e si impongono urgenti interventi di rettifica, il principale dei quali è certo l’ampliamento dei Soggetti obbligati, l’avvio del sistema sanzionatorio e la fine del doppio regime FIR e Scheda SISTRI.

L’indagine, condotta dalla Corte dei conti, riguarda la gestione amministrativa della vicenda, oggetto di numerose interrogazioni parlamentari, ripercorre tutte le fasi di attuazione e del funzionamento del Sistri, attraverso l’esame dell’esercizio delle competenze attribuite alle istituzioni interessate. Sono state quindi evidenziate le criticità,  riconducibili alle modalità della  gestione e  al  susseguirsi  dei  numerosi  interventi normativi, che hanno alterato ripetutamente l’operatività  del  sistema  e inciso sul sistema contrattuale tra l’amministrazione e la società concessionaria del servizio di tracciamento informatico dei rifiuti.

La Corte, pur non intervenendo sulle anomalie tecniche e giudiziarie, che hanno avvolto la vicenda nel corso degli anni, ha evidenziato che, di fatto, si è data origine ad una nuova imposta (nemmeno una tassa), per molti aspetti, occulta alla filiera italiana dei rifiuti.

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