Il Governo con D.L. 17.3.2017, n. 25 (G.U. n. 64 del 17.3.2017) ha soppresso il voucher (o lavoro accessorio) ed ha irrigidito le responsabilità solidale negli appalti. Il decreto legge approvato, da un lato, ha soppresso i voucher prevedendone l’utilizzo in via transitoria fino al 31 dicembre 2017 per quelli già richiesti e, dall’altro lato, ha parzialmente modificato la disciplina sulla responsabilità solidale negli appalti prevista dalla legge Biagi, cancellando i correttivi introdotti dalla successiva riforma Fornero.

In materia degli appalti, fermo restando il principio secondo cui le imprese committenti sono solidalmente responsabili con quelle appaltatrici per i trattamenti retributivi e contributivi da questi dovuti per i propri dipendenti, è stata soppressa la facoltà riconosciuta ai contratti collettivi nazionali di alleggerire tale regime in presenza di determinate situazioni.

Anche nel nuovo contesto normativo rimane comunque aperta la possibilità di derogare al regime della responsabilità solidale tramite la contrattazione aziendale o territoriale secondo quanto previsto dall’art. 8 della legge Sacconi n. 148/2011, sebbene anch’essa sia da sempre osteggiata dal sindacato.

Inoltre il Governo, sempre in materia di appalti, ha introdotto la possibilità per il committente di richiedere in giudizio il beneficio della preventiva escussione del patrimonio dell’appaltatore. Di conseguenza, come già avveniva prima della riforma Fornero, il committente potrà essere chiamato a rispondere delle pretese del lavoratore senza che questi debba preventivamente rivalersi sull’appaltatore.

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