Oggi, per determinate sanzioni, se il conducente non provvede al pagamento immediato della sanzione o non presta idonea cauzione, l´agente accertatore dispone il fermo amministrativo del veicolo fino a quando non sia avvenuto il pagamento.
Mentre per i vettori esteri tale misura è ampliamente giustificata, per i vettori italiani su territorio nazionale, con le procedure informative e amministrative di cui dispongono le autorità, la disposizione appare assurda ed esasperante. Oltre ad essere l’unico esempio al mondo.
Occorre peraltro aggiungere che la misura ha di fatto trasformato ogni camion in un quanto facile, obiettivo di controllo ove si pensi che, per evitare il fermo amministrativo del veicolo, ogni autista dovrebbe viaggiare con in tasca qualche migliaio di euro in contanti (esponendosi a rischio rapina) per pagare l’eventuale sanzione che gli dovesse essere comminata. Molto spesso camion e polizia si recano insieme al bancomat più vicino, oppure l’imprenditore è costretto a partire, percorrendo centinaia di chilometri per raggiungere il mezzo ed evitare, pagando, il fermo amministrativo.
In sede di modifica del Codice della Strada occorre abrogare la disposizione (Legge n. 98 del 9.8.2013 di conversione del DL 69/2013) che prevede, per l’impresa italiana su territorio italiano, l’obbligatorietà del pagamento immediato nelle mani dell´accertatore e dell’imposizione della cauzione.