Ha assunto una particolare accelerazione la proposta di revisione della direttiva su pesi e dimensioni dei veicoli. La discussione è molto accesa ma alcuni Stati, compresa l’Italia, non hanno assunto posizione.
Si discute:
– sull’applicazione dell’aumento a 44 ton per i traffici comunitari, e sui suoi tempi di applicazione anche a prescindere dal tipo di emissioni ambientali dei mezzi, oltre alla riduzione dell’asse motore da 12,5 a 11.5 tonnellate (che tra l’altro sembrerebbe in contraddizione con l’alimentazione alternativa solitamente di maggior peso);
– sui veicoli a doppia propulsione omologando l’uso di semirimorchi e rimorchi con un proprio sistema ausiliario di propulsione;
– sull’autorizzazione al transito transfrontaliero anche ai veicoli non conformi ai pesi e dimensioni;
– sulle deroghe, tariffazioni, conformità dell’intermodale, altezze dei container ecc…
Un classico dibattito comunitario, fra interessi più o meno evidenti, per il quale occorrerebbe una maggiore attenzione da parte dei nostri parlamentari pur considerando la complessità della materia per la quale occorrono orientamenti, conoscenze e soprattutto obiettivi.